Oggi il rispetto dell’ambiente appare l’aspetto più qualificante
della qualità della vita nel nostro pianeta.
Quotidianamente si susseguono notizie che riguardano l’ambiente.
Ogni catastrofe naturale viene sovente collegata, a torto o a ragione, al
degrado ambientale del pianeta. Qualunque cambiamento di clima e fenomeno
meteorologico è presentato alla pubblica opinione come conseguenza del comportamento
dell’uomo moderno teso costantemente a migliorare le proprie condizioni di
vita, trascurando le implicazioni negative che queste maggiori comodità hanno
sull’ambiente che lo circonda.
Sempre più diffuse a livello governativo o delle pubbliche
amministrazioni si registrano iniziative volte a contrastare prima e correggere
poi questa tendenza: basti pensare alle limitazioni alla circolazione di mezzi
privati nelle principali città del mondo, oppure al divieto di circolazione
delle automobili in alcuni giorni della settimana, gli incentivi ad usare
combustibili e carburanti più ecologici, a modificare quelli usati per il
riscaldamento civile e così via.
Le lodevoli iniziative delle pubbliche autorità, che vanno
ad incidere pesantemente sui comportamenti personali, non sembrano più
giudicate sufficienti ad assicurare il recupero di un corretto rapporto con
l’ambiente.
È infatti opinione diffusa che anche l’attività produttiva
dell’uomo (industrie, trasporti, servizi, ecc.) debba essere sempre più coinvolta
in questo processo, essendo ormai assodato che essa incide sull’ambiente in
maggior misura rispetto ai comportamenti dei singoli.
Per raggiungere questo obiettivo e seguendo la strada già
tracciata dai sistemi di gestione della qualità (ISO 9001), applicati
largamente e con lusinghieri risultati in tutto il mondo, l’ISO (International
Standard Organisation) ha emanato sul finire degli anni 2000 le norme sui
sistemi di gestione ambientale (ISO 14000).
In questa rubrica verrà fornita una panoramica sulla
famiglia delle ISO 14000, presentandone le specifiche finalità e la loro interazione
con il Regolamento Europeo 1221/2009, meglio conosciuto con l’acronimo EMAS.

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