Il censimento del patrimonio ecologico dei parchi naturali italiani

Il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato lo studio "Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientale", una ricerca che per la prima volta censisce i dati sul patrimonio ecologico dei parchi naturali italiani.
Questo lavoro è un primo contributo alla Strategia Nazionale per la Biodiversità, la dichiarazione d'intenti realizzata nel 2010 grazie ad un percorso di partecipazione e condivisione fra istituzioni, società civile e soggetti economici.

Nella visione del Ministero, "la Strategia si pone come strumento di integrazione della esigenze della biodiversità nelle politiche nazionali di settore, riconoscendo la necessità di mantenerne e rafforzarne la conservazione e l’uso sostenibile per il suo valore intrinseco e in quanto elemento essenziale per il benessere umano".
Un censimento del patrimonio naturale dei nostri parchi è il primo step necessario all'interno del quadro di questa Strategia: la ricerca ha così esaminato e aggregato i risultati di analisi prodotte in ambiti diversi, cercando di dare una fotografia omogenea e unitaria del sistema parchi.
Il risultato è incoraggiante: come scrive il ministro Clini nella presentazione dello studio, infatti, "i parchi nazionali sono rappresentativi delle peculiari ricchezze naturalistiche del nostro Paese e il livello di conservazione e salvaguardia naturale nei nostri parchi è concreto ed effettivo, maggiore rispetto alla aree non tutelate".
I dati ci dicono che nel nostro paese sono presenti ben 56000 specie animali, rendendo l'Italia la nazione con la maggior varietà faunistica d'Europa; inoltre, nei 23 parchi nazionali sono rappresentate ben 124 varietà diverse di ambienti sulle 149 presenti in Italia.
L’analisi del cambiamento del territorio dei parchi e delle aree ad essi collegate nel periodo tra il 1990 e il 2006 indica inoltre una loro efficace azione di conservazione, che si riflette positivamente anche sulle aree limitrofe, a differenza del trend nazionale.
Anche dal punto di vista dell'ecosistema, i parchi svolgono una funzione più che positiva: nei loro territori vengono accumulate 5,1 tonnellate di carbonio in più per ogni ettaro di superficie rispetto al territorio nazionale. Inoltre, i parchi frenano il consumo di suolo; a livello nazionale, circa il 17% dei boschi si è trasformato in superfici artificiali, mentre nei Parchi la percentuale è ridotta al 4,5%, grazie alla gestione degli Enti Parco.
Dunque sostanzialmente buone notizie, che però non devono fare abbassare la guardia, soprattutto rispetto agli investimenti in questo ambito.

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