L'arcipelago artico canadese è la sede del più grande insieme di ghiacciai dopo la Groenlandia e l'Antartico: 146000 chilometri quadrati di ghiaccio sparso su una formazione di 36000 isole.
Negli ultimi anni, la massa di questi ghiacciai ha cominciato a calare. Le osservazioni dei satelliti del Gravity Recovery and Climate Experiment (GRACE) della NASA suggeriscono che dal 2004 al 2011 i ghiacciai della regione hanno perso approssimativamente 580 miliardi di tonnellate di ghiaccio.
A parte il distacco del ghiaccio, che gioca solo un ruolo marginale nella perdita di massa dei ghiacciai canadesi, il calo è dovuto in gran parte a un cambiamento nel bilancio massa-superficie, con gli scioglimenti superficiali indotti dal rialzo delle temperature che superano l'accumulo di nuove nevicate.
Negli ultimi anni, la massa di questi ghiacciai ha cominciato a calare. Le osservazioni dei satelliti del Gravity Recovery and Climate Experiment (GRACE) della NASA suggeriscono che dal 2004 al 2011 i ghiacciai della regione hanno perso approssimativamente 580 miliardi di tonnellate di ghiaccio.
A parte il distacco del ghiaccio, che gioca solo un ruolo marginale nella perdita di massa dei ghiacciai canadesi, il calo è dovuto in gran parte a un cambiamento nel bilancio massa-superficie, con gli scioglimenti superficiali indotti dal rialzo delle temperature che superano l'accumulo di nuove nevicate.
Secondo nuove proiezioni, queste perdite stanno accelerando e saranno probabilmente irreversibili, o almeno questo è quello che suggerisce uno studio pubblicato su Geophysical Research Letters.
Usando un modello climatico congiunto atmosfera-neve, gli autori hanno riprodotto i cambiamenti osservati nella massa dei ghiacciai e hanno cercato di prevederne i cambiamenti in caso di un futuro aumento costante delle temperature.
Utilizzando il modello con un set di dati climatici che coprono il periodo tra il 1960 e il 2011, e con un percorso di potenziale riscaldamento futuro, gli autori sono riusciti a riprodurre fedelmente le perdite di massa dei ghiacciai che sono state osservate, compreso anche un recente rialzo nel tasso di declino del ghiaccio.
Gli autori calcolano che entro il 2100, quando l'arcipelago sarà indicativamente di 14 gradi più caldo, il tasso di perdita di massa del ghiacciaio sarà di circa 144 miliardi di tonnellate annue, in crescita rispetto al tasso attuale di 92 miliardi di tonnellate all'anno.
In totale, i ricercatori si aspettano una perdita del 18% della massa dei ghiacciai dell'arcipelago artico canadese entro la fine del secolo e, alla luce delle tendenze attuali del riscaldamento globale, suggeriscono che la perdita in corso è effettivamente irreversibile.
Usando un modello climatico congiunto atmosfera-neve, gli autori hanno riprodotto i cambiamenti osservati nella massa dei ghiacciai e hanno cercato di prevederne i cambiamenti in caso di un futuro aumento costante delle temperature.
Utilizzando il modello con un set di dati climatici che coprono il periodo tra il 1960 e il 2011, e con un percorso di potenziale riscaldamento futuro, gli autori sono riusciti a riprodurre fedelmente le perdite di massa dei ghiacciai che sono state osservate, compreso anche un recente rialzo nel tasso di declino del ghiaccio.
Gli autori calcolano che entro il 2100, quando l'arcipelago sarà indicativamente di 14 gradi più caldo, il tasso di perdita di massa del ghiacciaio sarà di circa 144 miliardi di tonnellate annue, in crescita rispetto al tasso attuale di 92 miliardi di tonnellate all'anno.
In totale, i ricercatori si aspettano una perdita del 18% della massa dei ghiacciai dell'arcipelago artico canadese entro la fine del secolo e, alla luce delle tendenze attuali del riscaldamento globale, suggeriscono che la perdita in corso è effettivamente irreversibile.

Nessun commento:
Posta un commento