Proprio mentre la World Health Organization (WHO) suggerisce che l'ozono potrebbe essere un inquinante più dannoso di quello che si pensasse, il rapporto dell'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA), sui livelli raggiunti da questo inquinante nella nostra atmosfera, fotografa una situazione ambivalente.
Da una parte, infatti, la percentuale di rilevazioni eccedenti la soglia d'allerta è stata la più bassa di sempre, indicando concentrazioni massime di ozono inferiori e picchi più brevi;
dall'altra, però, gli obiettivi a lungo termine per la salvaguardia della salute umana non sono stati raggiunti da nessun paese europeo, ad eccezione dell'Estonia.
In linea di massima, comunque, i bassi livelli registrati durante quest'estate potrebbero in buona parte essere imputati alle condizioni metereologiche: la produzione di ozono infatti dipende da fattori climatici come i giorni di sole e la temperatura, ed è il risultato di complesse reazioni fotochimiche in cui intervengono gas precursori come gli ossidi di azoto e i composti organici volatili.
Da una parte, infatti, la percentuale di rilevazioni eccedenti la soglia d'allerta è stata la più bassa di sempre, indicando concentrazioni massime di ozono inferiori e picchi più brevi;
dall'altra, però, gli obiettivi a lungo termine per la salvaguardia della salute umana non sono stati raggiunti da nessun paese europeo, ad eccezione dell'Estonia.
In linea di massima, comunque, i bassi livelli registrati durante quest'estate potrebbero in buona parte essere imputati alle condizioni metereologiche: la produzione di ozono infatti dipende da fattori climatici come i giorni di sole e la temperatura, ed è il risultato di complesse reazioni fotochimiche in cui intervengono gas precursori come gli ossidi di azoto e i composti organici volatili.
Secondo la WHO, oltre a danneggiare le colture e l'ambiente in senso lato, l'inquinamento atmosferico da ozono può provocare problemi respiratori e altre gravi patologie. Oltretutto l'ozono può spostarsi coprendo grandi distanze, rendendolo così non solo un problema locale di qualità dell'aria, ma anche una preoccupazione globale sotto ogni punto di vista.
Se in linea generale si può parlare di una diminuzione, purtroppo non è così per l'Italia: non solo le concentrazioni più vaste di ozono si sono registrate, come negli anni passati, nell'area del Mediterraneo, ma l'Italia è stato uno dei pochi paesi dove la soglia d'allerta riguardante la concentrazione di questo agente inquinante è stata superata.
Se in linea generale si può parlare di una diminuzione, purtroppo non è così per l'Italia: non solo le concentrazioni più vaste di ozono si sono registrate, come negli anni passati, nell'area del Mediterraneo, ma l'Italia è stato uno dei pochi paesi dove la soglia d'allerta riguardante la concentrazione di questo agente inquinante è stata superata.

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