Rifiuti per bonificare siti contaminati dal petrolio

Milioni di tonnellate di rifiuti dell'industria cartaria potrebbero presto diventare la soluzione al problema dell'inquinamento da petrolio di suolo e acque.
E' questo l'obiettivo dichiarato del progetto CAPS, finanziato dall'Unione Europea, che prevede di trasformare i materiali di scarto del processo di produzione della carta in un materiale altamente assorbente in grado di ripulire le fuoriuscite di petrolio e di altre sostanze chimiche.


Questo nuovo assorbente potrebbe essere usato da stazioni di servizio, parcheggi, laboratori e porti, dato che il materiale è in grado di assorbire qualsiasi tipo di olio o fluido versato sia sulle superfici solide sia sull'acqua; inoltre, come sottoprodotto dell'industria della carta, il suo principale vantaggio sarebbe quello di essere molto più economico da produrre rispetto a qualsiasi altro assorbente sintetico attualmente in uso.
Il responsabile del progetto al Technological, Environmental and Logistic Centre di Koper (Capodistria), in Slovenia, è Franc Çernec, che per primo, 17 anni fa, avendo notato l'alto potere assorbente dei fanghi di cartiera, ebbe l'idea di riutilizzare questo rifiuto rendendolo un prodotto utile.
I primi test in mare sono già stati svolti nel porto di Koper (Capodistria): in meno di 3 minuti l'assorbente circondato da una garza idrofoba (idrorepellente) ha assorbito circa 1 litro di biodiesel galleggiante sulla superficie dell'acqua. Un altro test è stato condotto con successo in una stazione di servizio nei pressi di Lubiana, dove è stato assorbito combustibile accidentalmente versato sul terreno: l'efficienza del nuovo materiale si è rivelata in tutto e per tutto equiparabile a quella di uno tradizionale.
Allo stato attuale, sia la Finlandia sia diversi paesi del Sud America hanno già manifestato il loro interesse ad avviare la propria produzione di questo nuovo materiale assorbente, e presto anche il resto d'Europa dovrebbe seguire l'esempio, evitando quindi che i 18 milioni di tonnellate di fanghi di cartiera prodotti entro i propri confini ogni anno vengano smaltiti, come capita nella maggior parte dei casi, in inceneritori.

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