Onde elettromagnetiche sotto osservazione


I sistemi di comunicazione wireless che usano campi elettromagnetici sono sempre più utilizzati nella società di oggi, sia in casa sia fuori. 
Per quanto la dannosità per la salute umana delle onde elettromagnetiche sia ancora da dimostrare, l'opinione pubblica continua però a esserne preoccupata: ad esempio, un sondaggio del 2010 di Eurobarometer indicava come il 67% degli intervistati fosse convinto della dannosità di queste onde.
Nelle diverse nazioni europee sono state previste molte misure per minimizzare l'esposizione ai campi elettromagnetici, ma queste misure si sono concentrate soprattutto sulla rete cellulare e i suoi punti di accesso.
Oggi però un gruppo formato dai maggiori operatori della rete, distributori di accesso, centri di ricerca e istituzioni accademiche ha inaugurato LEXNET (Low Electro Magnetics Fields Exposure Future Networks), un progetto finanziato da fondi europei e pensato per sviluppare meccanismi efficaci per ridurre del 50% l'esposizione ai campi elettromagnetici senza peggiorare la qualità dei servizi erogati.
Il progetto definirà prima di tutto un indice globale di esposizione, per valutare l'esposizione media alle onde elettromagnetiche della popolazione nello spazio e nel tempo. Il progetto prevede poi di identificare e di delineare futuri meccanismi di rete, tecnologie, architetture e parametri che consentiranno di ridurre questo indice di esposizione.
Il progetto LEXNET è parzialmente finanziato dal Settimo Programma Quadro della Commissione Europea, nell'ambito del programma di lavoro per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione che ha come obiettivo la creazione del "network del futuro": questo progetto sostiene lo sviluppo di infrastrutture di rete che consentano la convergenza e l'interoperabilità di diverse tecnologie a banda larga, sia wireless che cablate, che dovranno essere la spina dorsale dell'Internet del futuro.

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