LegalinetBLOG in evoluzione!
Da qualche giorno non trovate nuovi post su LegalinetBLOG? Questo significa che la prima fase di test è terminata e che in questo periodo stiamo dedicando tutte le risorse alla pubblicazione della nuova versione di LegalinetBLOG, che avverrà nei prossimi giorni. Continuate a visitare LegalinetBLOG per seguire le fasi di aggiornamento e rimanere informati circa le novità del nuovo blog!
9 MAGGIO, DATA SIGNIFICATIVA
Il 9 maggio è denominato Europe Day, giorno in cui ricorre l’anniversario della 'Schuman declaration' del 9 maggio 1950, che segnava la nascita della CECA, antenata dell’odierna UE.
Ogni 9 maggio si celebra dunque l’avvio dell’integrazione europea.
Il 9 maggio 2013 è data ancora più significativa, poichè l’anno 2013 è stato designato ufficialmente “Anno Europeo dei Cittadini” e dedicato ai diritti connessi con la cittadinanza europea, che comprendono anzitutto i fondamentali diritti alla salute e alla sicurezza del lavoro.
E’ bene oggi ricordare l’importanza del fatto che i datori di lavoro e i dipendenti collaborino insieme, ciascuno secondo il proprio ruolo, per la prevenzione dei rischi lavorativi.
Ogni 9 maggio si celebra dunque l’avvio dell’integrazione europea.
Il 9 maggio 2013 è data ancora più significativa, poichè l’anno 2013 è stato designato ufficialmente “Anno Europeo dei Cittadini” e dedicato ai diritti connessi con la cittadinanza europea, che comprendono anzitutto i fondamentali diritti alla salute e alla sicurezza del lavoro.
E’ bene oggi ricordare l’importanza del fatto che i datori di lavoro e i dipendenti collaborino insieme, ciascuno secondo il proprio ruolo, per la prevenzione dei rischi lavorativi.
TRENTO FILMESTIVAL: LE SUBLIMI DOLOMITI
Termina oggi la 61a edizione del TrentoFilmfestival, organizzata dal 25 aprile all'8 maggio a Trento e Bolzano.
Anche in questa edizione, il programma dell’ evento ha avuto notevole spessore culturale: da un lato, presentando e promuovendo film e video di varie nazionalità sui temi della montagna, dell'avventura e dell'esplorazione affrontati sotto molteplici prospettive; d’altro lato, dando appuntamento a personaggi di rilievo dell’alpinismo e delle arti in genere, per una serie di incontri di alto livello.
Tra le iniziative di maggior successo, la serata-evento: “Sublimi Dolomiti,il libro aperto sulla storia della terra”, organizzata con la Fondazione Dolomiti UNESCO.
Le “sublimi” montagne sono state dunque oggetto di voci interdisciplinari: del geologo Marco Avanzini, dell’antropologo Annibale Salsa, dello storico dell’arte Philippe Daverio, dello scrittore Erri De Luca.
Anche in questa edizione, il programma dell’ evento ha avuto notevole spessore culturale: da un lato, presentando e promuovendo film e video di varie nazionalità sui temi della montagna, dell'avventura e dell'esplorazione affrontati sotto molteplici prospettive; d’altro lato, dando appuntamento a personaggi di rilievo dell’alpinismo e delle arti in genere, per una serie di incontri di alto livello.Tra le iniziative di maggior successo, la serata-evento: “Sublimi Dolomiti,il libro aperto sulla storia della terra”, organizzata con la Fondazione Dolomiti UNESCO.
Le “sublimi” montagne sono state dunque oggetto di voci interdisciplinari: del geologo Marco Avanzini, dell’antropologo Annibale Salsa, dello storico dell’arte Philippe Daverio, dello scrittore Erri De Luca.
Il nostro saluto al Ministro Andrea Orlando
Signor Ministro,rivolgendole l’usuale augurio di buon lavoro, ci soffermiamo brevemente su quanto, a nostro parere, dovrebbe entrare nella sua agenda: dare dignità alle tematiche ambientali, togliendole dall’angolo stretto delle contrapposte demagogie in cui da anni, per non dire da sempre, sono state confinate. Evitare, inoltre, errori/orrori come quello dell’Ilva di Taranto, avendo ben presente che – se è vero che si sono originati per carenze normative - si sono ingigantiti e aggravati nel tempo (e nell’indifferenza generalizzata) per carenza di controlli, assenza totale di prevenzione, applicazione delle demagogie contrapposte di cui detto.
Soprattutto, quanto ai temi più importanti, ad esempio la localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti radioattivi, le sottoponiamo l’idea di creare un sistema di informazione e confronto preventivo, basati su dati oggettivi e verificabili (sia tecnici, sia giuridici), per debitamente informare le popolazioni interessate e sconfiggere la sindrome NIMBY.
L’ambiente, come ben sa, è un bene pubblico, tutelato in via primaria ed assoluta dall’ordinamento giuridico. Auspichiamo che il suo Ministero riesca a comunicarlo efficacemente a quanti ancora lo ignorano, per mera ignoranza, o calcolo di qualunque genere.
Grazie dell’attenzione
Claudia Pasqualini Salsa
Direttore Responsabile
Direttore Responsabile
Autostrada. Immissioni acustiche intollerabili: quali i poteri del Sindaco?
Inquinamento acustico: il caso di Silvi Marina
di Donatella Rossi
di Donatella Rossi
Il Caso: Il Comune di Silvi Marina, previa ordinanza sindacale contingibile ed urgente, ordinava alla società Autostrade ogni appropriato ed adeguato intervento di soluzione e misura antirumore, inclusa l'installazione di barriere acustiche fonoassorbenti. A fondamento del proprio provvedimento il Sindaco poneva le risultanze degli accertamenti eseguiti dall'ARTA Abruzzo che avevano evidenziato il superamento delle soglie di immissioni consentite dal D.p.r. n. 142 del 2004. La società Autostrade ricorreva al Tar Abruzzo impugnando la predetta ordinanza per eccesso di potere. Il TAR Abruzzo, con la sentenza n. 8 del 10.01.2013 accoglie il ricorso.
Il pasto come dono e incanto
Il cibo come "forma concreta della fecondità della Terra" e non più semplicemente come oggetto da consumare. Attraverso il cibo, l'uomo può ricostruire il suo rapporto con l'ambiente e tornare ad abitare nel mondo con un senso di sacralità rinnovata nei confronti della natura e degli altri esseri umani
di Luciano Valle
Il Progetto epistemico che propongo qui è una nuova filosofia, una nuova ecosofica concezione del rapporto col cibo. Fuori e oltre l’ovvietà empirico-quotidiana perché, come noi non sappiamo più “Abitare” ma solo occupare spazi, così non sappiamo più mangiare ma solo ingurgitare, avere un rapporto meccanico col cibo oggetto. E mi faccio aiutare dall’Oriente.
Nell’Oriente il rapporto col cibo ha a che fare coll’illuminazione:
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“Abitiamo tutti sullo stesso pianeta …” Il cambiamento climatico e l’Africa
Nonostante l'Africa contribuisca in minima parte alle emissioni di gas serra mondiali, i dati sul riscaldamento climatico e sui suoi effetti in questo continente sono impressionanti. Saranno dunque necessarie strategie di contrasto al fenomeno che andranno supportate da una concreta solidarietà ambientale, con il coinvolgimento attivo del mondo industrializzato
E’ trascorso quasi un decennio dall’ormai celebre lettera aperta con la quale, nel 2005, Lord May (presidente della Royal Society ed ex capo consigliere scientifico del governo britannico) avvertiva i ministri dell’ambiente del G8, riuniti a Gleneagles, di come il riscaldamento globale minacciasse di mandare completamente in rovina l’iniziativa internazionale finalizzata a salvare l’Africa dalla povertà.
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Il diritto ambientale all'interno del MERCOSUR
Desde su creación en el año 1991, el Mercado Común del Sur (MERCOSUR) integrado por la República Argentina, la República Federativa del Brasil, la República Del Paraguay y la República Oriental del Uruguay ha intentado crear una integración y desarrollo desde el punto de vista económico y político, sin descuidar la protección del medio ambiente. Actualmente, el bloque ha sumado a la República Bolivariana de Venezuela (2012) y como Estados Asociados a la República de Bolivia, República de Chile, República de Colombia, República del Perú, y la República del Ecuador.
En cuanto a la problemática ambiental, el MERCOSUR se debió focalizar desde una visión institucional y normativa para lograr una consolidación de las ideas en conjunto, que consagre la protección del medio ambiente.
I costi dell’ambiente nei progetti
Una cattiva o carente cultura di Project Management è spesso una delle cause della scarsa attenzione verso l’ambiente.
di Sergio Bruno
di Sergio Bruno
Nella mia attività di consulente di Project Management mi succede spesso di incontrare aziende dove la cultura su questa disciplina è alquanto carente.
Il Project Management nasce negli Stati Uniti verso la fine degli anni 60 – inizio degli anni 70, e arriva nella nostra cultura solo di recente.
Il Project Management nasce negli Stati Uniti verso la fine degli anni 60 – inizio degli anni 70, e arriva nella nostra cultura solo di recente.
Il disastro della petroliera Prestige: iniziato in Spagna il processo
Lo scorso 16 ottobre è iniziato in Spagna il processo contro i presunti responsabili del disastro ecologico della petroliera Prestige
Il 16 ottobre del 2012 si è aperto in Spagna, dinanzi al Tribunale di La Coruña, il processo per il disastro della petroliera Prestige, che il 19 novembre 2002 affondò al largo delle coste della Galizia. Si tratta del più grande processo della storia spagnola per un reato ambientale, che vede imputati il capitano, il primo ufficiale e il responsabile della sala macchine della petroliera, nonché il direttore generale della marina mercantile. Il governo spagnolo si è costituito parte civile per il risarcimento del danno ambientale, stimato in oltre 2.000 milioni di euro.
I Sistemi di Gestione Ambientale secondo la Norma ISO 14001
La Norma ISO 14001 spiegata nella terza "puntata" sulla certificazione
Il motivo per cui si darà più spazio alla Norma ISO 14001 (e di conseguenza anche alla ISO 14004) è rappresentato dal fatto che l’interesse delle Organizzazioni per la Certificazione secondo tali norme, è di gran lunga maggiore rispetto a quello per le Serie 14020 e 14060. Le prime sono infatti più collegate al Sistema di Gestione interno aziendale, mentre le seconde sono strettamente legate al prodotto.
Due potrebbero essere i motivi di questa scelta:
Due potrebbero essere i motivi di questa scelta:
Danno ambientale. L'Italia dice no alla class action?
La class action in Italia e il risarcimento del danno ambientale
di Donatella Rossi
Era il 2007 quando l'art. 2, comma 445 – 449, della legge 24 dicembre n. 244 (meglio conosciuta come “Finanziaria 2008”) introduceva anche in Italia la cd. “azione collettiva risarcitoria” ovvero un'azione collettiva dal contenuto risarcitorio che gli utenti ed i consumatori avrebbero potuto esperire per la tutela dei propri diritti. Viene così introdotto nel Codice del Consumo l'art. 140 bis.
di Donatella Rossi
Era il 2007 quando l'art. 2, comma 445 – 449, della legge 24 dicembre n. 244 (meglio conosciuta come “Finanziaria 2008”) introduceva anche in Italia la cd. “azione collettiva risarcitoria” ovvero un'azione collettiva dal contenuto risarcitorio che gli utenti ed i consumatori avrebbero potuto esperire per la tutela dei propri diritti. Viene così introdotto nel Codice del Consumo l'art. 140 bis.
Purtroppo però, si intuì immediatamente, dai primi vagiti,
La class action nell’ordinamento spagnolo
La class action è prevista in Spagna dalla legge sul processo civile. Rimane tuttavia uno strumento di difficile applicazione nei casi di danno ambientale
La class action è attualmente disciplinata in Spagna dalla legge 1/2000 sul processo civile (Ley de Enjunciamiento Civil). Prima della sua entrata in vigore, le class actions previste nell’ordinamento spagnolo si limitavano a quelle aventi ad oggetto la difesa degli interessi collettivi o generali di consumatori e utenti, nonché a quelle promosse dalle associazioni di consumatori e utenti per la tutela degli interessi patrimoniali dei loro associati. La legge 1/2000 ha esteso l’ambito di applicazione di questo strumento, rappresentando rispetto alla precedente normativa una novità processuale particolarmente significativa nell’ordinamento spagnolo.
La Santa Terra
Quello della cementificazione è un problema sempre più grande: riqualificare gli edifici esistenti e aumentare il valore dei terreni lasciati a verde può essere la strada giusta per crescere senza distruggere risorse
| da milligansganderhillfarm |
Sappiamo da tempo che la costruzione e il mantenimento dell’habitat artificiale dell’uomo, gli edifici e la loro climatizzazione, l’arredamento, l’illuminazione, le infrastrutture di servizio (strade, parcheggi) stanno sottraendo al nostro pianeta la maggior parte delle sue risorse naturali non rinnovabili.
Perchè o le brucia, o le rende non recuperabili (non è facile riciclare i materiali compositi, come il cemento armato). Ma rende anche irrecuperabile la terra sulla quale estende le sue costruzioni.
I dati sono controversi e difficili da rilevare, ma si stima che in Italia negli ultimi 40 anni edifici e infrastrutture abbiano sottratto a campi e boschi da 2.500.000 a 4.500.000 di ettari.
Alle origini del Progetto “Etica ed Ecologia in Agricoltura” Rachel Carson
Dedicato a Rachel Carson, il primo dei post per conoscere i protagonisti dell'Ecosofia
Rachel Carson (1907-1964) è la figura di scienziata e militante che, innalzando le campagne americane – e il modo di produzione agricolo ad esse connesso – a laboratorio scientifico di analisi ed etico di denuncia, ha inaugurato, all’inizio degli anni ’60, una vera e propria stagione epistemica: quella che è stata definita una nuova “era” della storia dell’umanità. “Era dell’ecologia”, con le parole di Al Gore.
Con Primavera silenziosa la Carson – lo sottolinea sempre Al Gore nella prefazione all’edizione del 1994 – apre gli occhi sulla questione ambientale “non solo alla nazione” americana, ma a tutto “il mondo”, cambiando “il corso della storia”.
Un libro-culto, la cui autrice, pur se attaccata ferocemente dall’establishment scientifico-chimico legato alla produzione di pesticidi, fu protetta dal presidente Kennedy che parlò del libro in una conferenza
Intervista al Direttore Generale dell’ISPRA, dott. Stefano Laporta
Il Direttore di questo blog, Claudia Pasqualini Salsa, ha intervistato il dott. Stefano Laporta, Direttore Generale di ISPRA. I passi dell'intervista confermano il ruolo attivo dell'Istituto nell'affrontare le tematiche ambientali secondo una visione omogenea e internazionale, con un occhio di riguardo non solo verso la ricerca, ma anche verso la formazione
di Claudia Pasqualini Salsa
D. Come noto, l'ISPRA ha raggruppato le competenze in passato attribuite ad APAT (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici), INFS (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica), ICRAM (Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica Applicata al Mare), enti oggi soppressi. Il processo di unificazione e coordinamento ha portato ad una omogeneità di visione?
R. E’ sicuramente un ruolo del tutto nuovo, quello ricoperto dall’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, nato, come lei ha ricordato, dalla fusione di APAT, ICRAM e INFS; una vera e propria trasformazione che non modifica solo il nome, ma anche struttura e competenze.
Societa’ sicuritaria e deresponsabilizzazione: conseguenze sulla libertà in montagna
Direttamente dall'International Mountain Summit, la sintesi dell'intervento del prof. Salsa alla conferenza "La libertà delle proprie scelte, la libertà in montagna"- Bressanone, 24 ottobre 2012
Uno dei tratti costitutivi più rilevanti della società contemporanea è rappresentato dalla ricerca ossessiva della sicurezza ad ogni costo. Ci troviamo al centro di quella che molti scienziati sociali hanno definito “società sicuritaria” o “società del rischio”. Tale società si ispira a modelli culturali nei quali il calcolo del rischio non ammette gradi di approssimazione o di errore. Tutto deve rientrare all’interno di una prevedibilità matematicamente e statisticamente fondata. Anche l’esperienza vissuta e la pratica consuetudinaria non possono essere ritenute sufficienti. In tale valutazione del rischio, l’oggettività dell’approccio riduce sensibilmente la rilevanza soggettiva della responsabilità etico-morale. Si creano, in tal modo, i presupposti della de-responsabilizzazione. Una distinzione significativa e che non risulta essere affatto bizantina è quella fra il concetto di rischio ed il concetto di pericolo. Nella misura in cui il rischio calcolato è in grado di prevedere ogni situazione, l’alea del pericolo non ha più alcun senso. Si produce così lo scontro fra la cultura della prevedibilità (rischio) e quella della imprevedibilità (pericolo).
Intervista a Sydney Possuelo
Intervista a un esploratore unico nel suo genere
La conversazione con Sydney Possuelo, il grande esperto e difensore degli indios amazzonici, si svolge a Ivrea, a casa dell’amica Odina Grosso Roviera, che ha da tempo indirizzato a queste popolazioni la sua passione per l’incontro con le culture altre ed in questo ha trovato un grande maestro in Sydney, ora suo ospite in Italia.
La passione è il primo sentimento che ti comunica questo famoso sertanista brasiliano, che ha dedicato la sua vita all’esplorazione dell’Amazzonia e alla protezione degli indios (o meglio degli “indigeni” come spesso preferisce chiamarli).
La passione è il primo sentimento che ti comunica questo famoso sertanista brasiliano, che ha dedicato la sua vita all’esplorazione dell’Amazzonia e alla protezione degli indios (o meglio degli “indigeni” come spesso preferisce chiamarli).
I Sistemi di Gestione Ambientale: gli organismi deputati
Un essenziale contributo per inquadrare con chiarezza quali sono e come sono organizzati gli organismi deputati alla certificazione
Le norme ISO dei Sistemi di Gestione della Qualità (ISO 9001) e dell’Ambiente (ISO 14001) sono norme tecniche volontarie, e quindi le Organizzazioni, siano esse private che pubbliche, non sono per principio obbligate ad attuarle.
Ne consegue che l’applicazione di queste norme nel sistema operativo aziendale è un atto discrezionale dell’Alta Direzione dell’Organizzazione che valuta le opportunità e i benefici che con dette norme possono essere conseguiti.
Per meglio apprezzare la valenza e l’importanza di queste norme, si deve partire dal contenuto e significato dell’acronimo ISO - International Standard Organisation.
La Convenzione delle Alpi a 20 anni dalla sua nascita
A Feltre si è appena conclusa la Conferenza nazionale sulla Convenzione delle Alpi, tenuta in prospettiva della Presidenza di turno italiana: vediamo quali sono limiti e potenzialità di questo importante Trattato internazionale
Nell’anno 1991 a Salisburgo,
importante città alpina conosciuta per i vicini giacimenti di salgemma,
prendeva forma il Trattato internazionale denominato «Convenzione delle Alpi».
A partire da questo storico evento, lo spazio alpino ha iniziato ad essere
percepito come un’area strategica per un’idea di Europa più consapevole della
centralità delle Alpi. La macroregione alpina ha incominciato ad assumere un
significato diverso rispetto alla visione, ormai obsoleta, che la rappresentava. Una
visione incentrata ancora sul logoro stereotipo della catena alpina come
ostacolo naturale o frontiera militarmente strategica. Da barriera fra gli
Stati nazionali, le Alpi hanno incominciato ad essere finalmente ripensate alla
stregua di una cerniera di popoli, di lingue e di culture nel recupero, più o
meno consapevole, del paradigma medievale delle “Alpi aperte”. Alpi
porose e pacifiche, quindi, non più terreni di guerra.
La bellezza deve governare il mondo
La bellezza come chiave della sostenibilità
Cresce il pericolo oggi nel mondo. Non soltanto perché aumenta il livello di CO2, ma anche perché ogni giorno spariscono 60 specie viventi e ogni anno spariscono 12 milioni di ettari di foresta, mentre si desertifica una superficie pari all’insieme di Piemonte e Lombardia. Perché, soprattutto, continua quell’impostazione di vita e di etica antropocentrica che è insopportabile e insostenibile non solo per l’equilibrio della vita, ma anche per la dignità degli esseri viventi, umani e non umani.
Sono trascorsi appena 25 anni da quando il Rapporto Brundtland proclamò la necessità dello “sviluppo sostenibile”. Una categoria gloriosa, ma che ormai appare inservibile, banalizzata come oggi si presenta. “Sostenibile” per chi?
Solo per noi esseri umani? E’ “sostenibile” uno sviluppo che elimina 60 specie viventi al giorno? E’ “sostenibile” uno sviluppo in cui quattro anni fa per un’errata valutazione sono sparite dal nostro paese 25 miliardi su 50 di api?
Solo per noi esseri umani? E’ “sostenibile” uno sviluppo che elimina 60 specie viventi al giorno? E’ “sostenibile” uno sviluppo in cui quattro anni fa per un’errata valutazione sono sparite dal nostro paese 25 miliardi su 50 di api?
Mappe on-line: nuova frontiera, o perfino salvezza, della comunicazione ambientale
Il futuro della divulgazione scientifica, oltre la notizia scritta
L’informazione sui cambiamenti climatici? Dieci anni di dichiarazioni semplificate, ridotte all’osso per inseguire quella che in gergo si definisce “notiziabilità”. Una forma di divulgazione che si è limitata e si limita tutt’ora, in sostanza, ad affermare l'esistenza del surriscaldamento globale, o l'esatto contrario. Global warming yes, no, maybe. Una sequela costante e ripetitiva di conferme e smentite che prima ha disorientato, poi disinteressato, lettori e ascoltatori. E con essi la politica (si veda Kyoto), che in questo tema vede una matrice di consenso esausta e che si accontenta ormai di uno stallo alla messicana degno di Sergio Leone, all'interno del quale il presidio ideologico è ormai definito e le posizioni inamovibili:
Progetto: “Foyers améliorés au Kenya”
Un valido progetto per ridurre le emissioni di CO 2
L'idée fondatrice de ce mécanisme
est né avec le Protocole de Kyoto et consiste à aider les pays en développement
à adopter le plus rapidement possible des technologies/pratiques plus
efficientes et sobres en émissions de CO2.
Noi e l’“altra Africa”: solidarietà e saggezza ecologica
Sintesi dell’intervento al Convegno “Secundum Naturam” - Agrigento, 11 febbraio 2012
L’“altra Africa” è un continente poco conosciuto da noi.
Non si identifica con l’Africa esotica del nostro immaginario.
E non si esaurisce nello scenario, pur reale e tragico, delle guerre, dell’AIDS, delle carestie. Non è, dunque, l’Africa del “mal d’Africa”, e non è nemmeno il “continente che muore”.
E’ l’Africa che faticosamente continua a vivere e a crescere contraddicendo tutte le analisi macroeconomiche.
Quante ILVA ci sono in Italia?
La prevenzione, questa sconosciuta
La vicenda giudiziaria relativa all’ILVA di Taranto è complessa e va trattata nelle debite sedi penali e civili, da chi ha letto e studiato “le carte”.
Ogni altro commento appare decisamente inopportuno.
Ma al
di là degli aspetti giudiziari, la vicenda è rappresentativa di quella visione
strabica e irrazionale con cui troppo spesso in Italia sono affrontati ancora
oggi i fondamentali temi della protezione ambientale, della sicurezza dei
lavoratori, della salute di tutti, in rapporto al diritto costituzionale di
esercire liberamente l’attività imprenditoriale.
Dagli
anni Settanta - avviatosi un cammino giuridico di consapevolezza, prima
inesistente,
Ragionando sull'anno internazionale delle foreste: inselvatichimento e domesticità
Paesaggio, specchio riflettente delle comunità che vivono su di un determinato territorio; in sintesi, specchio identitario di noi stessi
di Annibale Salsa
Ancora una volta, è il dominio incontrastato della tecnica, legata agli interessi dell’economia del no limits, a condizionare pesantemente l’etica.
Sarebbe però ingenuo pensare che nel passato pre-industriale le cose stessero diversamente.
Sarebbe però ingenuo pensare che nel passato pre-industriale le cose stessero diversamente.
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La lettura del paesaggio
La percezione del paesaggio può essere usata come chiave di lettura per valutare il grado di consapevolezza delle persone circa l'ambiente e le sue modificazioni
di Vera Pasquale
di Vera Pasquale
Se pensiamo al fatto che la definizione di paesaggio può essere utilizzata in frangenti diversissimi tra loro, viene spontaneo chiedersi se ci sia un comun denominatore tra, ad esempio, un paesaggio artificiale e uno naturale.
La responsabilità penale delle società spagnole
La responsabilità penale delle persone giuridiche è ormai un principio ampiamente diffuso negli ordinamenti giuridici europei
Con un po’ di ritardo rispetto all’Italia, anche in
Spagna è stata introdotta la responsabilità penale delle persone giuridiche. La
Ley Orgánica 5/2010 ha infatti modificato il codice penale spagnolo
introducendo per la prima volta diverse fattispecie di illeciti penali
riguardanti le società commerciali. Si tratta, per molti versi, di una
disciplina analoga a quella introdotta in Italia dal Dlgs. 231/2001.
Con un po’ di ritardo, dicevamo, perché anche in
Spagna – come nella maggior parte degli ordinamenti giuridici europei – la
responsabilità penale delle persone giuridiche è sempre stata oggetto di un
acceso dibattito, vigendo il principio di diritto penale secondo il quale “societas
delinquere non potest”.
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